Il Large Project Leader della nuova #honda #nsx, #tedklaus, ci offre un approfondimento sulla genesi e sulla filosofia di questa #auto, oltre che sul significato del marchio #honda.
A inizio progetto, quali erano le sue prime impressioni?
“Entusiasmo, ovviamente! Lavoro in #honda dal 1990 e conosco bene l’importanza che il modello originale rivestì per la Casa e per gli appassionati delle #auto sportive. Venticinque anni fa, Uehara-san (Large Project Leader della versione originale di NSX) e il suo team annunciarono che cos’era e che cosa avrebbe dovuto essere un’auto sportiva.
La possibilità di proseguire la filosofia originale conducendo esperimenti con la #tecnologia del XXI secolo è stata un’opportunità unica”.
Vuole condividere con noi alcuni ricordi del progetto? Che cosa è stato davvero importante per Lei nelle fasi di sviluppo?
“Dal 2012 in poi, si sono verificati tre avvenimenti che hanno segnato i tempi del progetto.
Abbiamo svelato il Concept al Salone dell’auto di Detroit del 2012. La risposta da parte dei media e degli appassionati è stata positiva; e la sensazione era che il pubblico desiderasse la nostra riuscita. L’energia e l’impegno che il team mondiale ne ha tratto è stata vitale per il conseguimento dei nostri obiettivi.
Come in ogni progetto, però, ci sono stati momenti difficili. Il Presidente Ito, Body Engineering Leader del modello originale di #nsx, mi ha detto: “Spero che avanziate in questo progetto faticosamente: proprio come accadde a noi con la #nsx originale”. Sentendo questa frase, mi sono messo a ridere; ma non sono affatto mancate le difficoltà nello sviluppo delle varie tecnologie di quest’auto pur mantenendo al tempo stesso la sensazione di guida al volante di una vera e propria “auto sportiva”. Sono sicuro che ci siamo riusciti.
Un altro bel ricordo è stato il viaggio del team di sviluppo in Giappone, per conoscere il team della #nsx originale. Ci hanno raccontato delle fasi di sviluppo, inclusi i vecchi diagrammi e schemi. Questo ci ha davvero permesso di comprendere più a fondo la filosofia della vettura originale; così, abbiamo potuto garantire alla nuova #nsx un carattere autentico”.
Ha citato il ruolo centrale che la filosofia #honda di “auto sportiva” ha rivestito nello sviluppo della nuova #nsx. Può dirmi che cosa intende con questo?
“Fin dal lancio del progetto, abbiamo dovuto prendere una decisione fondamentale: è una super car? Oppure, un’auto sportiva? Così, abbiamo rispolverato i valori chiave del modello originale.
Innanzitutto, le performance dovevano essere sviluppate nell’ottica che l’auto è un’estensione del conducente. Ergonomia e visibilità furono elementi cruciali allora e non dovevano essere compromessi. In secondo luogo, le performance dovevano essere sempre accessibili indipendentemente dalla strada e dalla bravura del conducente. Nelle mani del conducente più capace, prende vita.
Con questi due valori chiave in mente, #nsx è senza dubbio un’auto sportiva. Grazie al design compatto, al centro di gravità basso, al telaio altamente rigido e all’eccellente visibilità anteriore, #nsx è un’auto direttamente connessa al conducente”.
NSX si distingue da molte #auto sportive per la natura del propulsore. Che cosa vi ha fatto decidere di usare la #tecnologia ibrida?
Come ho detto, sono stati i valori del modello originale di #nsx a guidarci attraverso il progetto. Ma, come con la #nsx originale, abbiamo voluto spingerci oltre. La considerazione più importante per me e per il team quando si è trattato di sviluppare il propulsore è stata di rendere le performance dell’auto costantemente accessibili. Il propulsore che abbiamo adottato offre al conducente una risposta istantanea, soprattutto nei primissimi millisecondi che seguono i comandi del conducente: accelerazione, frenata o svolta.
Supportando tutte le richieste del conducente – accelerazione, frenata e soprattutto sterzata – la manovrabilità dell’auto prende vita. L’uso della nostra #tecnologia di ripartizione della coppia sul doppio motore offre una sensazione di virata sui binari. Il conducente si sente fiducioso di spingersi fino al punto di apice e di premere prima sull’acceleratore per un’esperienza di curva più soddisfacente”.
La nuova #nsx vanta una serie di nuove tecnologie. Come avete affrontato la sfida di integrarle?
“Sapevamo di dover prima ottimizzare molti elementi: il propulsore ibrido sportivo, il telaio, l’aerodinamica, ecc. Lo sviluppo si è manifestato in uno sforzo collettivo e i test sono stati effettuati negli Stati Uniti, in Giappone o in Europa. I conducenti provenivano da Paesi differenti, con il proprio bagaglio di esperienze per perfezionare la vettura.
Man mano che acquisivamo fiducia sull’integrazione delle tecnologie, vedevamo nascere una nuova – ma pur sempre familiare – #auto sportiva. Quando ho preso parte ai test, ho scoperto un nuovo piacere di guida: il veicolo è semplicemente “scomparso”, lasciandosi alle spalle me e la strada, in sincronia l’uno con l’altro. #nsx ha una risposta così precisa e gratificante, unita a un livello sorprendentemente basso di impegno da parte del conducente. È un’esperienza che appassiona gli animi più che scuotere la carne... per me, è come trovare la compagna di ballo perfetta”.
Infine, quale è il risultato di cui va più orgoglioso in questo progetto?
“Questo progetto ha permesso a noi tutti di liberare la nostra creatività di ingegneri: è servito da “incubatore” per un nuovo modo di pensare. Si tratta di una fantastica opportunità per #honda. Questi Project Leader passeranno ora ad altri progetti dell’azienda, mettendo in pratica le lezioni e le filosofie apprese con #nsx.
In molti hanno detto che, in passato, #honda era famosa per il suo ruolo di leader nell’ingegneria innovativa. E alcuni potrebbero accusarci di aver perso questa prerogativa. Ma con questo progetto abbiamo cercato di costruire un ponte: che riporta sicuramente #honda alle proprie origini di eccellenza nell’innovazione e nell’ingegneria; ma che la porta altresì nel futuro, sviluppando le tecnologie di nuova generazione necessarie a offrire un’auto esclusivamente Honda”.